L’origine del nome e la raffigurazione dell’etichetta giocano su più aspetti. Il significato letterale del nome è “gambale” o “stivale” in lingua italiana, ma per l’appunto “Gambaj” in lingua piemontese.
Ricorda in modo inequivocabile la sagoma dell’Italia e al contempo stesso l’immagine dell’etichetta raffigura il classico stivale di gomma utilizzato da chi lavora quotidianamente in vigna.
Vino:
Piemonte D.O.C.
Varietà:
Barbera 60% – Ruchè 30% – Pelaverga 10%
Vinificazione:
partite di vino selezionate da vari produttori di varie zone del Piemonte, affinate parzialmente in acciaio e parzialmente in legno (6 mesi circa) a seconda della varietà d’uva. Assemblate ed imbottigliate a circa 9 mesi dalla raccolta.
Caratteristiche organolettiche:
colore rosso rubino non troppo intenso ma brillante. Profumi freschi di viole, lamponi, ribes, pesca, anice e pepe bianco. Gusto mediamente tannico, non troppo caldo, fresco e scorrevole.
Consumo e maturità:
ottimo abbinamento per piatti semplici e gustosi della tradizione piemontese (antipasti caldi e freddi, primi a base di pasta all’uovo) così come piccoli stuzzichini per aperitivi o piatti di carne leggermente speziati. Da consumare giovane (entro i primi 4-5 anni) ad una temperatura di 16°C (60°F)